Addio al contante: la carta dei pagamenti elettronici
D'altronde, la semplicità e la diffusione dei mezzi di pagamento elettronici è sotto gli occhi di tutti. Carte di credito, portafogli elettronici, internet banking e criptomonete sono ormai sulla bocca di tutti, e gli ultimi anni hanno visto un vero e proprio boom di questi strumenti, che sono passati da appannaggio dei più appassionati e informati a circuiti di pagamento alternativi a tutti gli effetti.
Per capire la portata del fenomeno, basta pensare alla diffusione pressoché totale di un servizio come PayPal, grazie a cui è possibile effettuare pagamenti online in maniera semplice e veloce. Ormai tutti gli shop online accettano i pagamenti con PayPal (grande assente è Amazon, per una precisa politica volta a sponsorizzare l'utilizzo di Amazon Pay, il proprio circuito di pagamento virtuale), senza contare che ormai è possibile persino pagare le bollette semplicemente dal pc di casa. Oppure l'internet banking: si tratta ormai di un servizio base di qualunque istituto di credito, che consente di visualizzare e gestire i dettagli del proprio conto bancario via internet, anche semplicemente tramite smartphone.
Che la tendenza alla digitalizzazione del denaro sia ormai irreversibile è dimostrato anche dalle normative in materia. Anche in Italia è arrivato ormai dal 2016 l'obbligo per gli esercenti di dotarsi di POS per i pagamenti tramite carta di credito. In questo senso la linea sembra dettata dai paesi scandinavi: in Svezia i pagamenti in contanti sono ormai solo il 10% del totale, e molti negozi sono addirittura arrivati a non accettare pagamenti di questo tipo. Secondo gli esperti, nel 2023 la Svezia potrebbe essere il primo paese senza contanti. Un caso limite, certo, ma che lascia ben capire la portata del fenomeno.
Il motivo principale della diffusione dei pagamenti virtuali sta nella loro semplicità e comodità. A beneficiare maggiormente di queste novità sono probabilmente le aziende e i professionisti. Gli strumenti digitali infatti permettono di sveltire e semplificare diversi processi, facendo non solo risparmiare tempo ma anche tagliando i costi di gestione di molte attività. Ed è facile immaginare che una buona parte di questi strumenti ha a che fare con i processi di pagamento e di gestione delle spese.
Soprattutto negli ultimi anni è iniziata quella che si potrebbe definire come "la rivoluzione delle carte di pagamento", ossia carte (di credito, di debito o prepagate) che permettono i pagamenti tramite circuiti digitali. Si tratta di nuovi mezzi che agevolano la gestione soprattutto delle aziende con un gran numero di dipendenti, in cui spesso non è per nulla facile districarsi fra budget, rimborsi e quant'altro. Senza contare che anche in Italia, proprio nel 2019, è entrato in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica: assieme alle tante novità organizzative, la nuova norma stabilisce che per poter godere di sgravi e rimborsi fiscali è necessario che i pagamenti siano stati effettuati con "mezzi tracciabili". Questi ultimi non sono altro che i mezzi di pagamento digitali, che permettono di tenere conto dei flussi di denaro abbattendo di fatto il rischio di evasione. Naturalmente, per le aziende la fattura elettronica costituisce sia un obbligo che un'opportunità non da poco, soprattutto in un paese come il nostro tradizionalmente fin troppo refrattario a convertirsi al digitale.
A venire interessati da questa rivoluzione sono anche quegli acquisti che solitamente vengono effettuati, per comodità o abitudine, in contanti. E' il caso del rifornimento di benzina. Le vecchie schede carburante (da compilare manualmente), sono ormai state mandate in pensione dalle carte carburante, che si basano su sistemi di archiviazione e pagamento digitali. Anche qui, i vantaggi sono sotto gli occhi di tutti: utilizzando un unico strumento che tiene traccia dei rifornimenti in maniera automatica (con la possibilità tra l'altro di legare diversi veicoli a un unico conto) diventa possibile sveltire esponenzialmente la rendicontazione delle spese, sia per eventuali rimborsi.
Tra le carte che consentono di fare ciò spicca la carta prepagata Soldo, una carta aziendale che permette pagamenti semplici e veloci e che semplifica i processi di contabilizzazione, non solo presentando specifici report di spesa gestibili online, ma archiviando anche tutte le fatture emesse comodamente tramite la propria App. E' anche possibile settare dei vincoli sul budget per tutti, o semplicemente ricaricare in caso di bisogno.