Phil Schiller, il responsabile marketing di Apple, spiega il motivo dell'impossibilità di montare 32 GB di memoria sui nuovi MacBook Pro.
La scelta di Apple di "limitare" i nuovi MacBook Pro a 16GB di RAM ha fatto storcere il naso a molti utenti che ancora si interrogano sull'argomento.
In prima battuta, lo stesso Phil Schiller aveva affrontato l'argomento dichiarando che si trattasse di una scelta utile per limitare i consumi, oggi il responsabile, torna a chiarire ulteriormente la questione:
Il MacBook Pro utilizza una memoria molto prestante, ovvero LPDDR fino a 2133 MHz (il cui massimo ad oggi è pari a 16 GB). Offrire il supporto a 32 GB avrebbe richiesto l'impiego di memoria RAM di tipo DDR4, che oltre a non essere a basso consumo avrebbe limitato lo spazio per l'alloggiamento delle batterie. Fattori che avrebbero inficiato sull'autonomia del sistema del 20/30%.