Il testo approvato a fine febbraio dal Consiglio dei Ministri reintroduce le penali che erano state abolite dal decreto Bersani nel 2007, previste per chi rescinde un contratto telefonico prima della sua fine Naturale.
Come recita il testo, l’eventuale penale “dovrà essere equa e proporzionata al valore del contratto e alla durata residua della promozione”.
Gli unici aspetti positivi saranno che i costi per il recesso anticipato, dovranno essere più trasparenti e comunicati dall’operatore al momento della sottoscrizione.
Ricordiamo che il suddetto disegno di legge deve ancora essere vagliato dal Parlamento.