Vuoi preparare un file per la stampa che sia impeccabile? Allora dovrai necessariamente porti questo obiettivo sin dall'inizio e stare attentissimo ad ogni particolare: il motivo? Se non partirai subito con il piede giusto, più andrai avanti più ti risulterà difficile intervenire in corso d'opera e riparare ai tuoi errori o alle tue distrazioni.
Per questa ragione, se desideri realizzare un file davvero perfetto per la stampa digitale o offset, ecco che questa guida potrebbe farti particolarmente comodo. Vediamo, dunque, come preparare un file per la stampa e ottenere un risultato a regola d'arte.
Prima di preparare il file: parla con il tipografo
Prima di mettere mano al tuo file, il consiglio è di parlare con il tipografo che si occuperà della stampa: spesso, infatti, alcuni formati immagine richiedono di essere trattati in modo specifico per ottenere un risultato che sia davvero performante. Mettendolo prima al corrente dei tuoi piani, sarà lui stesso a darti preziosissime indicazioni su come preparare il file per la stampa: in questo modo potrai già contare su alcune linee guida che ti faranno risparmiare tantissimo tempo, e che ti eviteranno di modificare a posteriori il file nel caso qualcosa non dovesse andare bene. Nel caso tu abbia intenzione di stampare a casa o in ufficio, allora potrai effettuare da solo qualche prova per verificare il risultato migliore.
Come preparare un file per la stampa: il font
Il primo aspetto che dovrai curare con la massima attenzione è la scelta del carattere o font del tuo file. Da questo punto di vista, a prescindere dalla tipologia di file che vuoi stampare, il consiglio è sempre quello di preferire font che abbiano una alta leggibilità, con una adeguata spaziatura fra i caratteri e dotati di forme convenzionali. Soprattutto se devi stampare una grande quantità di testo, assicurati che l'occhio non si stanchi durante una prima lettura.
Una volta che avrai trovato il font perfetto, dovrai concentrarti sul risultato finale della stampa: il consiglio è di evitare di convertire i font in tracciati, a meno che non si tratti di titoli o loghi testuali (logotipi) che dovranno mantenere esattamente quelle dimensioni. Oggi, infatti, le stampanti sono in grado di leggere qualsiasi tipo di carattere e non hanno più bisogno di questa soluzione. Inoltre, un tracciato non può essere più modificato e, anzi, potrebbe risultare addirittura sgranato in fase di stampa.
Margine di abbondanza: come procedere?
Quando pensi a come preparare un file per la stampa, devi sempre pensare che una parte del foglio verrà eliminata durante la fase del rifilo: aver previsto prima il cosiddetto "margine di abbondanza" ti eviterà di mettere a rischio la perfezione del tuo file, qualora il macchinario addetto alla lavorazione del foglio dovesse commettere qualche errore. In questo caso la soluzione migliore è chiedere al tipografo le dimensioni del margine di abbondanza che dovrai inserire, in quanto esso può variare in base al tipo di carta e alle esigenze di chi dovrà materialmente stampare il file.
Nella maggior parte dei casi, comunque, il margine di abbondanza corrisponde a circa 3 millimetri per lato. Infine, cerca sempre di distanziare dai bordi gli elementi grafici ed il testo di almeno 6 millimetri, così da metterli definitivamente al riparo da un eventuale taglio in fase di rifilo.
Preparare un file per la stampa: la fase dell'impaginazione
La fase dell'impaginazione è fondamentale, soprattutto quando devi stampare un file contenente tanto testo (come nel caso di una tesi). Da questo punto di vista, il consiglio è di sfruttare i diversi strumenti appositi messi a disposizione da software come Open Office e Microsoft Word: se utilizzi uno dei due, ti basterà selezionare dal menu la voce "Imposta pagina" e scegliere il formato di impaginazione in base alle diverse tipologie previste (ad esempio: Tascabile, Romanzo, A5, A4).
Fatto questo, ricordati sempre di inserire l'interruzione di pagina quando vorrai che il testo ricominci nella pagina successiva, di inserire il numero pagina (a destra nel caso dei dispari, a sinistra nel caso dei pari) e di escludere dal conteggio dei numeri le pagine bianche, l'indice ed il frontespizio.
Inserire le immagini per la stampa: la risoluzione ed il profilo colore
È bene che tu sappia che una stampante è in grado di stampare correttamente immagini con una risoluzione massima di 300 dpi: questo significa che, nel caso utilizzassi una risoluzione maggiore, non avrai alcun beneficio da un punto di vista grafico. Al contrario, se scenderai sotto una risoluzione di 200 dpi le immagini potrebbero risultare scalettate o sgranate. Assicurati, dunque, di mantenere una risoluzione compresa fra 200 e 300 dpi, se vorrai stampare un file con immagini perfette. Infine, utilizza sempre immagini con un profilo colore CMYK: quelle in RGB, infatti, potrebbero causare uno sfasamento cromatico in fase di stampa.
Come scegliere la carta in base al file da stampare
Adesso che sai come preparare un file per la stampa, devi concentrarti sul supporto sul quale stamperai il tuo file. In base al file che hai preparato, e alla stampante che utilizzerai, dovrai sempre scegliere il tipo di carta più adatto per ottenere un risultato finale realmente perfetto. Da questo punto di vista, noi ti consigliamo di approfondire il discorso questa sezione del sito di ClickUfficio dedicata alla carta per stampanti, così da capire facilmente quale materiale si adatta meglio ai tuoi scopi e ottenere il risultato migliore per la stampa del tuo file.
Come preparare un file per la stampa: consigli finali
Sei pronto per dare alla stampa il tuo file? Aspetta, perché c'è ancora una cosa che devi fare: convertirlo in formato PDF, avendo cura di mantenere le immagini in CMYK, l'impaginazione corretta ed il margine di abbondanza. Così facendo, potrai ridurre al minimo i margini di errore della stampante e valorizzare la qualità della carta che sceglierai per la stampa.