USB-C e Thunderbolt 3: qual è la differenza?

Quali sono le caratteristiche che rendono questi due sistemi profondamente differenti e quale sarebbe meglio prediligere?

Proviamo a fare un po' di chiarezza.

Correva l'anno 2015 quando Intel e Apple – stretti in una nuova collaborazione – lanciarono la nuova tecnologia Thunderbolt 3.

Questo tipo di sistema si conferma come rivoluzionario sin da subito, venendo quindi ben accolto dagli informatici. Thunderbolt 3 offre infatti una connessione capillare che permette di allinearsi alla perfezione con la necessità di utilizzare gli impianti maggiormente performanti.

In seguito alla diffusione delle Televisioni 4K e dei laptop – divenuti con il tempo sempre più sottili nella forma - l'esperienza di tutti i consumatori ha subito dei notevoli miglioramenti. Ciononostante, tutto quel che riguardava la connettività risultava fortemente penalizzato da questa nuova economia degli spazi.

La tecnologia Thunderbolt 3, fortunatamente, ha permetto di ripristinare l'importanza degli aspetti che sono destinati alla connettività. In che cosa, però, la tecnologia Thunderbolt si differenzia da quella USB?

Proviamo a fare un po' di chiarezza. 

Che cos'è USB-C? 

L'USB-C, noto anche come USB Type-C, è il connettore standard che viene utilizzato per la trasmissione dei dati che sostituisce quelli di Tipo-A e Tipo-B. Esso viene utilizzato per i computer, ma anche per le periferiche e per molteplici dispositivi mobili, anche di ultima generazione. È reversibile e quindi può essere collegato facilmente ai dispositivi, e riesce anche supportare altri tipi di interfaccia, come DisplayPort 1.2 e Thunderbolt 3.

Esistono tante diverse versioni di USB. Ciascuna di queste nasce ovviamente da una lunga sperimentazione e dal miglioramento progressivo del prodotto originario. Abbiamo, ad esempio, l'USB 1.1, l' USB 2.0, quello 3.0 e così via.

Ognuna di queste sigle corrisponde ad un prodotto diverso. Per questo occorre verificare che il dispositivo di cui disponiamo sia compatibile con quello che stiamo acquistando per la periferica. Ad esempio un dispositivo che si mostra adatto ad un connettore USB-C, potrebbe non supportare USB 3.1 

Che cos'è Thunderbolt 3? 

La tecnologia Thunderbolt 3 permette di trasferire dati con una banda larga fino a 40 Gbps bidirezionali. Questa caratteristica – che è tra tutte le sua caratteristica più peculiare -consente il collegamento di una scheda grafica esterna e la tutela del sistema da ogni possibile problema circa la qualità delle immagini o i ritardi nella trasmissione.

Thunderbolt 3, però, è un sistema designato per tante altre cose, come ad esempio l'idea di fornire adeguati sostegni al segnale per la qualità dei video: questa tecnologia, infatti, viene preferita anche e soprattutto da chi utilizza la realtà virtuale.
I contenuti video, grazie a questo nuovo sistema, possono beneficiare anche di due display 4K e 5K. Il Thunderbolt 3 permette anche la e l'alimentazione da qualsiasi porta.

Ma vediamo quali sono le differenze tra l'USB-C e Thunderbolt 3.

Le differenze tra Thunderbolt 3 e USB- C 

La differenza principale tra Thunderbolt 3 e USB risiede nel fatto che la prima offre la possibilità di collegare in cascata, con un'unica porta, anche sei periferiche. In questo caso, dunque, chi utilizza questa tipologia di sistema connettivo può anche evitare di utilizzare hub e switch.

Un altro vantaggio offerto da Thunderbolt 3 riguarda ovviamente la sua performance: la tecnologia vince, infatti, anche in termini di velocità per quel che riguarda il trasferimento dei dati. È molto importante, tuttavia, che ad essa vengano abbinati dispositivi in grado di supportarla e dunque compatibili.

La scelta migliore tra Thunderbolt e USB – C 

Volendo fare un paragone tra le tecnologie analizzate nel corso di questa mini guida, possiamo dire che la tecnologia Thunderbolt 3 si mostra più performante di quella dell'USB-C.

La prima infatti, a dispetto della seconda, mette a disposizione dell'utente che se ne serve una performance migliore sia in termini di velocità che in termini di qualità video.

L'interfaccia di Thunderbolt permette di beneficiare anche di 40 Gbps. USB-C, invece, pur proponendo un tipo di servizio molto avanzato riesce a trasferire un massino di 10 Gbps.

USB-C si presenta poi come una soluzione indicata principalmente per chi intende fruire di contenuti video su un display 4k. Al contrario, invece, Thunderbolt 3 offre la possibilità di disporre fino a due display 4K o un 5K. Un punto che gioca senz'altro a suo favore. 

Pro e contro di Thunderbolt 3 

Sebbene Thunderbolt 3, come è emerso dalle righe precedenti, sia da considerarsi la tecnologia che permette la migliore connettività, essa appare però ancora poco diffusa.

Come mai, si chiedono in molti, pur essendo migliore dell'USB-C essa risulta così poco utilizzata?

Ebbene sì. Volendo paragonare le due tecnologie sulla base dell'utilizzo che se ne fa, a vincere potrebbe essere proprio l'USB-C, che appare una soluzione molto più diffusa della prima.

Una spiegazione a questa domanda però c'è. Il fatto che Thunderbolt non sia ancora tanto popolare dipende dal suo interfaccia, che è legata alle royalty da versare a Intel-Apple.

Questa ragione rende l'adozione di Thunderbolt diffusa solo tra gli utenti che utilizzano dispositivi Apple. Ciò chiaramente favorisce l'USB, che invece risulta essere un sistema privo di qualsivoglia impedimento tecnico. 

Thunderbolt 3 e USB-C : tutte le novità 

Il mondo dei dispositivi elettronici subisce cambiamenti con grande frequenza e rapidità. A proposito di competizione tra Thunderbolt e USB – che questa volta vede la vittoria del primo – non è detta quindi l'ultima parola. Molti esperti del settore sostengono infatti che la tecnologia Thunderbolt potrebbe essere presto superata dall'uscita di USB 4, che permetterà anch'esso una trasmissione fino a 40 Gbps.

USB 4 darà quindi la possibilità di collegare schede esterne e di fruire di contenuti video da schermi 4k e 5k.

Di novità, tuttavia, intende presentarne qualcuna anche Thunderbolt. Gli addetti ai lavori rivelano che nei prossimi anni potremmo assistere ad una vera e propria esplosione di consensi. La diffusione su larga scala di questo sistema potrebbe infatti essere favorita da una messa a disposizione del prodotto più vasta, non più sottostante quindi ad alcuna royalty. 

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