Cosa vuol dire parlare di automazione industriale nel 2022?
L'automazione industriale nel 2022 è, quindi, robotica, e sotto molti punti di vista prende il posto dell'attività umana, garantendo molteplici vantaggi in termini di efficienza, di sicurezza e di rapidità.
Quando c'è bisogno dell'automazione industriale
Il ricorso all'automazione industriale diventa inevitabile – e lo sarà a maggior ragione in futuro – per quelle azioni ad alta precisione, ad alta potenza o ad alta velocità per cui la macchina è sempre superiore all'uomo, che di conseguenza non è in grado di competere. Ma la robotica diventa essenziale anche per le operazioni prolungate e ripetitive: contesti in cui l'attività umana può essere foriera di anomalie o interruzioni. Sia chiaro, però, che automatizzare gli impianti industriali significa anche evitare ai lavoratori lo svolgimento di mansioni pericolose sul breve termine o nocive sul lungo periodo.
I software e gli strumenti dell'automazione industriale
Le linee di produzione e le macchine industriali possono essere automatizzate in molti casi per mezzo di un controllore logico programmabile, capace non solo di avviare e fermare i processi, ma anche di registrare i dati di funzionamento e segnalare guasti o malfunzionamenti. Automazione industriale significa anche Internet of Things, e quindi una produzione più sostenibile. In che modo? L'attenzione dei produttori, spesso supportati dalle istituzioni, si focalizza su soluzioni e macchine che garantiscono una maggiore efficienza di funzionamento. In sintesi, un consumo di energia più basso e anche una produzione di rifiuti inferiore. La produzione sostenibile è senza dubbio una prospettiva per il futuro, ma è bene iniziare da subito per non lasciarsi superare dalla concorrenza.
Le nuove tecnologie
Analisi predittiva e intelligenza artificiale sono due elementi da cui non si può prescindere per l'automazione industriale. Ma, se si parla di software, è opportuno essere il più possibile consapevoli dei rischi che si possono correre dal punto di vista della sicurezza informatica. In un contesto in cui la complessità dei software cresce in misura esponenziale e le macchine risultano sempre più connesse tra di loro, i cyber criminali possono trovare la strada spianata per mettere in atto le loro intrusioni e le loro violazioni di sistema.
Soluzioni su misura
Un aspetto prioritario dell'automazione industriale chiama in causa le soluzioni su misura e personalizzata. Nel panorama dell'Internet of Things, sono numerosi i fattori di differenziazione, ed è questo il motivo per il quale non si può definire o individuare una configurazione sola, o una strategia unica, che sia in grado di soddisfare le diverse necessità di tutti. Affinché l'automazione industriale abbia successo, bisogna puntare sulla personalizzazione, anche perché nell'Internet delle Cose l'attenzione non è più concentrata sugli strumenti ma sui software e sulle soluzioni. Si tratta, insomma, di saper integrare le tecnologie e i sistemi, grazie a soluzioni scalabili e al tempo stesso flessibili.
Pro e contro dell'automazione industriale
Non bisogna approcciare l'automazione industriale considerandola la panacea di tutti i mali: i benefici che vengono garantiti alle aziende sono notevoli ed evidenti, ma è opportuno tenere conto anche dei problemi con cui si può avere a che fare, in relazione per esempio alle capacità di gestione dei processi e ai costi. Per tenere sotto controllo e monitorare gli sviluppi delle procedure automatizzate, ci può essere bisogno di un software MES: MES è l'acronimo di Manufacturing Execution System, e sta a indicare un applicativo che funge da interfaccia fra le macchine e gli addetti alla produzione.
A che cosa servono i software
I software, in un ambiente di automazione industriale, contribuiscono tra l'altro ad assicurare un controllo più efficace dei processi di produzione, che così possono risultare ottimizzati e semplificati. Le aziende che si approcciano alla digitalizzazione o che hanno già intrapreso questo tipo di percorso devono tenere conto dell'importanza dei software anche per la definizione delle modalità dei processi: per esempio le risorse umane che devono essere coinvolte, il numero di macchinari da utilizzare, il tipo di materiali da usare, l'ordine con il quale le varie operazioni devono essere effettuate.
Monitoraggio e supervisione
I software di cui c'è e ci sarà bisogno nel contesto dell'automazione industriale, pertanto, sono quelli che rivestono una mansione di controllo e di supervisione delle operazioni che le macchine ormai svolgono quasi in modo autonomo. E ovviamente le risorse umane sono coinvolte, perché non sono più addetti alla produzione, ma a loro volta supervisori. I software da una parte seguono il lavoro compiuto dai macchinari, e dall'altra parte consentono agli operatori di avere un controllo a 360 gradi su quel che avviene. Uno scenario futuristico? Assolutamente no: ormai è attuale e soprattutto realistico.