Recensione: Home computers: 100 icons that defined a digital generation
Da appassionato di tecnologia e informatica quando ho visto il libro "Home Computers: 100 Icons That Defined a Digital Generation" tra i consigli di Amazon sono stato subito tentato di acquistarlo, e non solo per l'argomento trattato. Infatti il suo prezzo di soli 19,10 Euro è decisamente allettante, soprattutto considerate le premesse: stampa di qualità e copertina rigida.
Si tratta di una "retrospettiva" di 255 pagine, ricca di bellissime foto originali di John Short e testi (in inglese) di Alex Wiltshire. Raccoglie le icone più rappresentative dell'home computer, dal SDC Minivac 601 del '61 al mitico iMac G3 di Apple del '98, passando da modelli come lo ZX Spectrum e il Commodore 64 che, con i loro videogiochi, hanno scandito le giornate di un'intera generazione di ragazzi.
Il lavoro dei nostri è davvero degno di nota, per ogni "macchina" sono presenti fotografie, cenni storici, aneddoti, data di produzione, prezzi e specifiche hardware. Non mancano nemmeno immagini di manualie pubblicità dell'epoca.
L'idea alla base del libro è davvero interessante e in tutta onestà sono presenti computer di cui sconoscevo l'esistenza, non manca però qualche "strafalcione" che non passerà inosservato ai nerd più incalliti, uno su tutti le immagini errate nella sezione del Commodore Amiga 1000.
La qualità della stampa è ottima ed è impreziosita dall'hard cover, inoltre sfogliando le pagine non si può fare a meno che apprezzare l'alternanza di carta lucida e carta opaca, anche se a volte si ha l'impressione che la rilegatura poteva essere più curata.
Tutto sommato un volume che non può mancare nella libreria di ogni appassionato del genere, adatto sia ai più nostalgici, che potranno rivivere gli anni d'oro della rivoluzione informatica, sia ai i più giovani che avranno l'opportunità di conoscere gli "antesignani" dei moderni personal computer.