Truffa: lettera di convocazione della Polizia
I truffatori sono sempre alla ricerca di nuovi metodi per ingannare le persone e sottrarre informazioni personali o finanziarie. Una delle ultime tendenze in questo ambito è particolarmente insidiosa: email fraudolente che si spacciano per convocazioni ufficiali della Polizia. Questi messaggi minacciano i destinatari con accuse gravissime, tra cui pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo e cyberpornografia, creando un senso di urgenza e paura.
La truffa si basa sull'invio di un'email che pretende di provenire dalla "Direzione Centrale della Polizia Criminale", firmata da un fittizio "Mauro Falesiedi". L'email informa il destinatario di essere sotto indagine per reati legati alla pornografia online e richiede una risposta immediata, minacciando altrimenti azioni legali severe, incluse multe salate e reclusione.
Ecco il contenuto della missiva:
DIREZIONE CENTRALE DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA BRIGATA DI PROTEZIONE MINORI
Convocazione in tribunale per un'inchiesta giudiziaria
Rapporto di indagine sulla criminalità informatica
(Articolo 600, comma 1, Del Codice Penale)
Attenzione !
Sono Mauro Falesiedi (Direzione Centrale della Polizia Criminale). Desideriamo informarti che abbiamo istituito un sistema di monitoraggio completo per monitorare continuamente l'attività su reti sensibili come siti porno, agenzie di incontri e social media.
Ti contattiamo a seguito di un'indagine condotta dalla nostra unità di intelligence informatica che ha confermato che hai commesso un reato di infiltrazione informatica
(Relativo alla pornografia infantile, alla pedofilia, all'esibizionismo e cyberpornografia) su Internet.
Desideriamo informarla che le sono stati contestati i seguenti reati:
*Pornografia infantile
*Pedofilia
*Esibizionismo
*Pornografia informatica
A seguito del rapporto investigativo di cui sopra, con la presente chiediamo di rispondere a questi (tre) capi di imputazione entro un rigoroso limite di tempo di 48 ore.
Se non rispondete, saremo obbligati a ottenere un mandato d'arresto e a perseguirvi secondo la legge dell'articolo 600, comma 1 del Codice Penale che vieta la distribuzione, la detenzione e l'uso di materiale pedopornografico su Internet. Tale reato è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da 78.000 a 250.000 euro.
Attendiamo con ansia la vostra rapida risposta e collaborazione.
Cordiali Saluti,
Mauro
Falesiedi
Direzione Centrale della Polizia Criminale
Cos'è il Phishing e come funziona questa truffa?
Il phishing è una tecnica utilizzata dai criminali informatici per indurre le vittime a rivelare informazioni personali, come password o dettagli bancari, attraverso email, messaggi o siti web falsificati. In questo caso, la truffa via email punta a spaventare il destinatario, spingendolo a rispondere o a cliccare su link contenuti nel messaggio, che possono portare al download di malware o al furto di dati personali.
Come riconoscere e difendersi dalle truffe via Email?
È fondamentale sottolineare che la Polizia di Stato e altre autorità competenti non utilizzano l'email come mezzo per comunicare accuse di natura penale o per richiedere informazioni personali. Questi enti seguono protocolli di comunicazione ufficiali che garantiscono la sicurezza e l'autenticità delle informazioni trasmesse, spesso attraverso comunicazioni dirette, raccomandate postali o, in casi specifici, contatti diretti da parte di funzionari autorizzati. La pratica di inviare comunicazioni intimidatorie o accusatorie via email è una tattica esclusivamente associata a tentativi di truffa o phishing. Il loro obiettivo è generare panico e indurre le vittime a compiere azioni precipitose, come fornire dati personali, effettuare pagamenti o scaricare software dannosi. In caso di ricezione di email sospette che pretendono di essere dalla Polizia di Stato o da altre autorità, è importante non rispondere, non cliccare su nessun link presente nel messaggio e non scaricare allegati. L'azione più sicura è contattare direttamente l'ente tramite i suoi canali ufficiali per verificare l'autenticità della comunicazione.
Ulteriori strategie per identificare una truffa via Email
- Esamina l'URL dei link: Spesso, i truffatori inseriscono link ingannevoli nelle loro email. Prima di cliccare, passa il mouse sopra il link senza cliccare per visualizzarne l'URL completo. Se l'indirizzo sembra sospetto o non corrisponde all'ente che dovrebbe rappresentare, evita di cliccarci.
- Diffida dalle richieste di informazioni personali: Le istituzioni legittime, come banche o enti governativi, non chiederanno mai le tue informazioni personali via email. Qualsiasi messaggio che richiede dati sensibili come password, numeri di conto bancario, o informazioni sulla carta di credito è quasi sicuramente una truffa.
- Controlla la qualità della scrittura: Molti messaggi di phishing sono tradotti male o contengono errori grammaticali e di digitazione. Un'istituzione rispettabile avrà messaggi professionalmente scritti senza errori evidenti.
- Verifica anche le email che sembrano provenire da conoscenti: I truffatori possono impersonare qualcuno che conosci inviando email da indirizzi che sembrano legittimi a prima vista. Se ricevi una richiesta insolita o sospetta da un amico o collega, contattali direttamente attraverso un altro canale per confermare la richiesta.
Adottando queste precauzioni, puoi migliorare notevolmente la tua capacità di riconoscere e evitare le truffe via email, proteggendo te stesso e i tuoi dati personali dall'essere compromessi.